martedì 30 giugno 2009

La Manticora


Ricevo; ed integralmente pubblico questo racconto, vagamente salgariano, scritto da Ginko.


L'esploratore Alex Edison stava esplorando la giungla australiana quando a un certo punto sentì una voce melodiosa, poi un frusciare di felci giganti ed in fine un'ombra di colore arancione opaco. Si avvicinò lentamente, si guardò in torno e niente, solo il frusciare delle foglie al vento e il gracchiare di alcuni tucani, ma della voce melodiosa neanche l'ombra. Alex pensò di tornare l'indomani e di dirigersi verso il villaggio. l'indomani Alex Edison tornò nella giungla; dopo 4 ore di vagare continuo intravide l'ombra arancione dello scorso giorno, questa volta l'ombra non si mosse; forse perchè Alex era vestito con una tuta mimetica?
Alex continuò ad avvicinarsi con passi felpati; poi riconobbe un volto umano seguito da una folta criniera su un corpo da leone. sul dorso aveva degli aculei da porcospino Alex non capiva. Poi la bestia sbadigliò aprendo una bocca che gli arrivava fino alle orecchie i cui denti assomigliavano a quelli di un pescecane, questi denti erano disposti in 3 file. A un certo punto si avvicinò una scimmia; il mostro la vide e le sparò addosso 3 aculei che aveva sul dorso. Alex non riconobbe la scimmia e pensando fosse una tigre gli scappò un urlo. La belva vide l'uomo e a quanto pareva preferiva lui al posto della scimmia. Alex Edison si mise a correre in direzione del villaggio ma il mostro fece lo stesso. Alex sapeva di non riuscire a correre come quella belva allora sguainò la spada e smise di correre. Il mostro non fece in tempo a frenare e venne infilzato dalla lama tagliente della spada, dopo un urlo spirò. Alex Edison prese il mostro per le zampe e lo trascinò al villaggio. Arrivato ad esso scuoiò la belva e le diede il nome di MANTICORA.

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